Qua’è il sistema migliore per sanificare l’aria di casa?
Quando pensiamo all’inquinamento e ai danni che ne derivano, subito alla mente vengono spazi urbani condivisi da una moltitudine di persone che ogni giorno attraversano strade e marciapiedi, mezzi di trasporto pubblico che approcciamo con diffidenza quando pensiamo alla quantità di germi che vi abitano.
Tutto ciò che ci è estraneo, specie se affollato, rappresenta istintivamente un pericolo di contaminazione.
Può sorprenderci quindi il fatto che una delle minacce che passa inosservata non sia tanto l’inquinamento outdoor, cioè esterno, ma l’inquinamento indoor, che si genera nelle case e nei luoghi di lavoro.
Secondo l’OMS l’inquinamento degli spazi chiusi sarebbe al terzo posto tra i fattori di rischio per patologie indotte da microorganismi che attaccano le vie respiratorie (virus, batteri, muffe).
In un mondo che continua a lottare contro una pandemia che ancora non accenna a spegnersi, la nostra sensibilità nei riguardi di temi come la sanificazione e la disinfezione si è sicuramente accentuata al punto da rendere certe norme salutari, da sempre sottovalutate, un’abitudine integrata nel nostro quotidiano.
Si rivela di fondamentale importanza, specialmente nella stagione invernale e alla luce della problematica della pandemia da Covid-19, imparare a difendere noi stessi e il luogo a cui maggiormente attribuiamo a un senso di protezione: la nostra casa.
La stagione invernale ci porta a una maggiore attenzione alla sanificazione dell’ambiente domestico per via del minor ricambio d’aria, data temperatura esterna più rigida tendiamo a d aprire poco le finestre.
Oltre a ciò le basse temperature favoriscono la diffusione dei patogeni respiratori.
Il riscaldamento degli ambienti e i livelli di umidità possono sostenere inoltre la crescita di colonie batteriche e muffe, aumentando il rischio di patologie respiratorie.
Da non ignorare, inoltre, il disagio di coloro che soffrono di allergie respiratorie, un numero crescente nella realtà dei paesi industrializzati, in cui l’inquinamento atmosferico grava sulla popolazione, soprattutto sui bambini, con percentuali di asmatici costantemente in aumento.
I nemici nell’aria di casa
Molte sono le origini di inquinamento indoor che possono trasformare la casa da luogo sicuro a sorgente di malattie.
Tra i fattori inquinanti che possono trovarsi nell’aria degli ambienti interni abbiamo:
- batteri, virus e muffe: patogeni che possono comportare patologie respiratorie ma avere anche effetti sistemici;
- smog e inquinanti provenienti dall’esterno: l’aria esterna può penetrare in casa attraverso processi di infiltrazione, ventilazione naturale e meccanica e se senza dubbio il ricambio d’aria favorisce un ambiente indoor più sano, è vero che se l’ambiente esterno è esso stesso inquinato si produrrà l’effetto opposto, peggiorando la qualità dell’aria;
- fumo di tabacco: può comportare la dispersione di monossido di carbonio e particolato dalle dimensioni molto piccole e per questo molto pericoloso per le vie respiratorie. Più piccole sono le particelle inalate, (PM 2.5 e PM 10 che si inoltrano fino a bronchioli e alveoli polmonari), maggiore sarà la facilità di raggiungere le parti più profonde del nostro apparato respiratorio.
- prodotti della combustione indoor: queste microparticelle (ossido di azoto e di zolfo tra le varie emissioni potenzialmente tossiche) sono generate quando si cucina e dai sistemi di riscaldamento. Il pericolo e particolarmente elevato nelle dimore dove non si abbiano elettrodomestici di ultima generazione.
- muffe e altri allergeni: sono agenti chimici biologici che possono essere suddivisi in due classi, una prima classe che racchiude muffe che prosperano in ambienti umidi e una seconda che invece comprende sostanze naturali rilasciate nell’aria, come ad esempio i pollini e i peli degli animali domestici - riguardo le muffe, la crescita è facilmente inibita mantenendo i livelli di umidità sotto il 50%, valore per il quale possono contribuire anche piccoli accorgimenti come evitare di far asciugare panni bagnati.
- monossido di carbonio: responsabile dell’intossicazione acuta di non poche persone ogni inverno, specialmente gli anziani che ancora usano combustibili fossili per riscaldarsi. Questo gas tossico veramente letale, senza odore o colore, attraverso i capillari degli alveoli polmonari si lega all’emoglobina del sangue con un’affinità molto più elevata di quella dell’ossigeno, determinando, tristemente, ancora morti che potrebbero essere evitate.
- VOC: i composti organici volatili sono gas responsabili di effetti avversi sulla salute sia nell’acuto che nel cronico; sono migliaia le sorgenti dei VOC, tra cui elementi presenti normalmente nelle stanze domestiche o degli uffici, come la pittura, i prodotti per pulire, i pesticidi, i toner di stampanti e fotocopiatrici; componenti di mobili e complementi d’arredo.
I purificatori: alleati nella sicurezza della casa
I purificatori dell’aria sono la soluzione a molte problematiche date da questi agenti inquinanti che minacciano la nostra sicurezza, rendendo l’ambiente al chiuso molto più insalubre del mondo esterno.
Grazie a un buon purificatore d’aria si ottiene la più efficace sanificazione della casa, con certificati benefici sulla salute.
Perché il purificatore compia il proprio lavoro e assicuri un'alta qualità dell’aria di casa è fondamentale che sia un prodotto professionale e certificato, inoltre buona norma è verificare i filtri che vanno sostituiti regolarmente.
Evitare allergie e patologie respiratorie è facile grazie alle soluzioni da noi proposte, grazie alla vasta di modelli e tecnologie utilizzate siamo in grado di soddisfare ogni esigenza relativamente al grado di inquinamento e all’ampiezza degli spazi a garanzia di una casa sanificata e sicura.